Vuole del succo di pompelmo ? Si, certo la frutta fa sempre bene Quante volte avrete sentito questa frase ma ATTENZIONE!!! È vero che il pompelmo, come tutta la frutta, è un alimento indispensabile nella nostra dieta. Essendo infatti una fonte di vitamine, sali minerali e moltissime molecole ad azione antiossidante. Ma il motivo per il quale è famoso questo frutto è che molti non tengono in considerazione, è la sua potente azione come inibitore del citocromo P450 3A4 (CYP3A4). Il pompelmo può essere molto pericoloso in persone che assumono determinate categorie di farmaci. Infatti il succo di questo frutto (ricco di bergamottino e naringina) è capace di alterare il metabolismo di alcuni farmaci e provocare un ritardo nella loro metabolizzino ed eliminazione, prolungando gli effetti del farmaco e facendo manifestare magari anche gli effetti collaterali. Questo fenomeno è detto inibizione citocromiale. Questo enzima, espresso a livello intestinale ed epatico, è il principale attore responsabile della detossificazione dell′organismo da circa il 50% dei farmaci attualmente esistenti. Poiché l′inibizione del CYP3A4 avviene a livello intestinale, le interazioni farmaci-succo di pompelmo si manifestano unicamente con formulazioni orali. Studi effettuati su farmaci metabolizzati dal CYP3A4 epatico, somministrati per via endovenosa, hanno dimostrato che il succo di pompelmo non ne modifica i livelli plasmatici. Alcuni dei farmaci con cui il pompelmo può dare interazione: antiaritimici come amiodarone, propafenone, carvedilolo, chinidina (effetto dell′interazione: aritmia cardiaca), antibiotici come la claritromicina (effetto dell′interazione: aumento della tossicità), ansiolitici come diazepam, midazolam, triazolam e buspirenone (effetto dell′interazione: aumento dell′effetto del farmaco) In realtà, sono veramente tantissimi i principi attivi che risentono di questa interazione ed è quindi bene consultare il medico, il farmacista o il foglietto illustrativo.